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PROMESSI ! OVVERO I PROMESSI SPOSI IN SCENA
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Drammaturgia e regia di: Luca Radaelli
Con: Nicola Bizzarri, Stefano Bresciani, Federica Cottini, Marco Continanza, Giusi Vassena
Consulenza al canto corale: Antonio Pizzicato
Produzione: Teatro invito
https://teatroinvito.it/
Lo spettacolo:
Il punto di partenza di questo spettacolo è la sceneggiatura di Pasolini in cui fa raccontare la vicenda da Renzo ai propri figli in flash-back. La famiglia Tramaglino fa da coro al racconto: Lucia e i bambini intervengono a commentare e intercalare la narrazione. L’intuizione di Pasolini ha riscontro peraltro nel testo dei Promessi Sposi, dove si allude al fatto che Renzo stesso sia la fonte diretta dell’anonimo romanzatore seicentesco. Un racconto orale, quindi. Cinque attori, in scena dall’inizio alla fine dello spettacolo, sono gli officiatori di un rito che serve a tramandare la testimonianza delle vicende vissute dai due operai tessili lecchesi all’inizio del XVII secolo, ma che trascendono, attraverso il racconto, il tempo e lo spazio. Ogni attore ha un proprio personaggio: Abbondio, Agnese (Giusi Vassena), Cristoforo, Lucia, Renzo (Stefano Bresciani). Tuttavia la coralità del racconto fa sì che dal tessuto drammaturgico emergano anche le voci dei personaggi minori. Ma soprattutto emerge la voce del popolo dolente, furente, impaurito, quel popolo che deve superare, come flagelli biblici, le prove della carestia, della guerra e della peste, e da cui esce prepotente quell’anelito di giustizia, che fonderà poi la scrittura della Colonna Infame. Due sono le strade per affrontare tali prove: quella della rivendicazione sociale, sperimentata da Renzo, e quella della devozione, che porterà Lucia al miracolo; entrambe simboleggiate dal pane, cibo del corpo e dell’anima. Il percorso dei personaggi si dipana come in un gioco dell’oca. La festa di matrimonio, interrotta all’inizio, si potrà finalmente celebrare.
Recensioni:
Meta-teatralità, interazione con il pubblico e un sapiente intrecciarsi di registri linguistici (dal lirico all’epico, dal comico al tragico) e di lingue diverse (italiano e dialetto lombardo, latino e spagnolo) divengono tratti distintivi di uno spettacolo che prende spunto da una sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, mai realizzata. Redazione Il Flaneur
La compagnia è stata capace di adottare valide soluzioni sceniche (…) vengono sapientemente usati i diversi registri stilistici che si evocano nel romanzo (…) Il capolavoro di Manzoni ha perso la polvere ed è stato capace di entusiasmare e appassionare (…) Roberta Placida – marsicaweb.it
Entrata gratuita per persone in AVS
Non AVS chf. 10.-